Mortandello, sindaco di Montegrotto Terme:
“Il decreto Salvini sugli immigrati? Porterà il caos e metterà a rischio la nostra vocazione turistica”
L’amministrazione comunale di Montegrotto Terme esprime preoccupazione per i contenuti del decreto sull’immigrazione a cui sta lavorando il ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Può mettere a rischio la vocazione turistica di un territorio come il nostro che fino a oggi ha gestito in maniera virtuosa l’accoglienza”, afferma il sindaco Riccardo Mortandello.
Montegrotto Terme da due anni aderisce alla rete Sprar ospitando presso la Casa Santa Chiara di Mezzavia 14/18 persone. “In questi due anni – spiega l’assessore al Sociale Elisabetta Roetta – non c’è stato mai nessun problema, anzi i migranti si sono integrati con il tessuto sociale, collaborando con le comunità parrocchiali, frequentando i corsi di italiano in biblioteca. Accedendo ai corsi di formazione professionale dopo i quali alcuni hanno anche trovato lavoro a Milano, a Bologna e a Taranto. Alcuni stanno lavorando in questi giorni alla manutenzione del verde e all’allestimento degli spazi per il pubblico della Fiera della Parole”.
“Abbiamo evitato – prosegue il sindaco Mortandello – una situazione inaccettabile per un comune a vocazione turistica, ossia che alcune strutture alberghiere dismesse diventassero un ostello per migranti. Ricordiamo che diversi privati proprietari di alberghi abbandonati o di appartamenti sfitti e vetusti vi avevano già visto un’occasione di business, mostrando interesse alla prefettura. La forte concentrazione di migranti in piccoli Comuni, ce lo insegna l’esperienza, ha generato ovunque problemi di integrazione sia per gli stranieri sia per i residenti”.
Il decreto Salvini, così come è stato anticipato, metterà fine al progetto Sprar e aprirà la strada a un’estensione della rete dei centri di accoglienza straordinaria, il sistema che negli anni è stato il più soggetto ad abusi e ha creato casi come quelli di Bagnoli, Cona e Conetta. “Siamo disponibili – conclude Mortandello – a un’accoglienza diffusa, già presente sia a Montegrotto sia ad Abano, con regole certe a tutela sia delle persone che arrivano sia dei residenti, non siamo disponibili al caos. Se Salvini pensa ai grandi centri, lo invitiamo a identificarli il più lontano possibile dalla nostra zona, perché questo provvedimento avrà un forte impatto in termini economici, sociali e sulla sicurezza dei territori in cui inciderà”.