I principali dati congiunturali
La velocità con cui i fenomeni economici, socio-demografici e ambientali cambiano nella società richiede un monitoraggio continuo delle principali variabili che li caratterizzano per dare informazioni il più aggiornate possibili. A questo scopo si è realizzato il periodico trimestrale di analisi statistiche, “Bollettino socio-economico del Veneto – I principali dati congiunturali”, che riporta e aggiorna gli indicatori di congiuntura maggiormente rappresentativi della situazione veneta e, in qualche caso, nazionale. Si è deciso quindi di effettuare un’analisi dei principali dati disponibili da fonti ufficiali, a livello mensile o trimestrale.
In questo numero si pongono in evidenza alcuni dati. Le stime relative all’andamento economico complessivo del 2022 sono sicuramente positive per la nostra regione: + 4,2% del PIL, contro il +3,9% dell’Italia intera. In Veneto è stimata una crescita per i consumi delle famiglie del +6,2% e per gli investimenti fissi lordi del +11,2% nel 2022.
I dati congiunturali internazionali disponibili relativamente all’attività economica fino al terzo trimestre del 2022 hanno sorpreso in positivo sia negli Stati Uniti sia nella UEM. La situazione del mercato energetico sembra meno problematica di qualche mese fa; prezzo del gas in calo e stoccaggi pieni potrebbero suggerire un inverno meno difficile di quanto precedentemente anticipato. L’inflazione in Italia rimane elevata, ma a fine anno mostra una lieve decelerazione.
Bene il mercato del lavoro, che presenta significativi segnali di ripresa, e i flussi turistici, con l’estate 2022 la destinazione balneare e quella lacuale sono ritornate alle cifre pre-pandemiche.
Tutto ciò in un contesto demografico in calo: al 31 dicembre 2021, secondo i dati dell’ultimo Censimento permanente di Istat, la popolazione del Veneto ammonta a 4.847.745 persone, lo 0,5% in meno rispetto al 2020, continuando un declino che perdura dal 2014. Rispetto al 2020 si osserva un lieve aumento delle nascite (+0,4%) e una diminuzione dei decessi (-6,7%), che risentono tuttavia ancora dell’impatto negativo della pandemia di Covid-19, visto che si registra un eccesso di mortalità del 9,3% rispetto al valore medio degli anni 2015-19.
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