Accordo Comune – RFI per rendere la stazione di Montegrotto Terme accessibile alle persone con disabilità
L’annoso problema della non accessibilità della stazione ferroviaria di Montegrotto Terme, che serve tutto il territorio termale, alle persone che si muovono in carrozzina è stato affrontato in una riunione tra l’amministrazione comunale e RFI, Rete Ferroviaria Italiana, Assoutenti Veneto – Gruppo infrastrutture e mobilità – e la sezione veneta della Fish, Federazione italiana per il superamento dell’handicap.
“Ci sono – afferma il sindaco Riccardo Mortandello – due tipi di barriere: le scale del sottopasso, per le quali la soluzione del servo scale si è dimostrata inefficiente e pure molto costosa, e l’accesso al treno. La banchina a Montegrotto Terme è troppo bassa perché le carrozzine possano salire direttamente e troppo stretta per permettere l’uso della pedana mobile che viene adoperata altrove”.
“Durante il sopralluogo con i tecnici regionali di RFI – spiega il vicesindaco Luca Fanton – abbiamo convenuto che l’unica soluzione possibile è quella di lungo termine: il rifacimento completo della stazione. Abbiamo avanzato una proposta che prevede il nuove banchine, più larghe e più lunghe, la costruzione di un nuovo sottopasso e l’installazione di ascensori, ma ci vorranno anni, si stima per il 2024, perché la nuova stazione sia fruibile. Non possiamo però permettere che fino ad allora le Terme Euganee non siano accessibili per le persone, cittadini o turisti, che si muovono in carrozzina. Per questo vogliamo attivare una navetta gratuita che, su richiesta della persona con disabilità, garantisca il transfer tra la stazione ferroviaria di Padova e le Terme. Speriamo di trovare la collaborazione e il supporto degli albergatori”.
“Ho personalmente verificato – afferma Dario Ceroni di Fish Veneto (Federazione Italiana Superamento Handicap) – che non esistono soluzioni tecniche in grado di poter utilizzare l’attuale sottopasso pedonale. Mi sembra quindi che la costruzione di un nuovo sottopasso sia, per quanto onerosa, l’unica soluzione plausibile. Apprezzo la disponibilità di RFI e dell’amministrazione comunale”
“Siamo la prima destinazione europea per la salute – dice Riccardo Mortandello – è importante per noi essere anche una località accessibile. Garantire il diritto alla mobilità per tutti è un compito preciso delle pubbliche amministrazioni. Purtroppo iniziamo in questo percorso con almeno 30 anni di ritardo, ma con la prospettiva di coinvolgere, oltre che il comune di Abano, anche tutti i 16 Comuni dell’Ogd Terme e Colli anche con l’aiuto di AssoUtenti e la collaborazione preziosissima di Davide Grisafi”.
Nella stazione di Montegrotto Terme fermano oggi 55 treni regionali al giorno e serve 7 Comuni dell’area vasta Terme e Colli (Montegrotto, Abano, Torreglia, Battaglia, Due Carrare, Galzignano, Teolo).
È rincuorante vedere che la situazione è stata presa in considerazione! Grazie mille