Una rete di defibrillatori per ridurre il rischio cardiaco a Montegrotto Terme
Montegrotto Terme mira a diventare “Comune a rischio cardiaco zero” e per farlo si dota di una rete di defibrillatori, tre in area pubblica e altri tre nei pressi delle farmacie.
I defibrillatori sono stati installati nei giorni scorsi, uno nel piazzale della stazione vicino all’ingresso della biglietteria, uno in piazza Carmignoto, vicino alle colonnine a scomparsa anti intrusione, e il terzo a Turri in piazza Libertà, dal lato dei portici. L’amministrazione comunale ha inoltre stretto un accordo con le farmacie che si sono impegnate a installare altri tre defibrillatori vicino ai loro esercizi.
“Al termine del progetto – spiega il sindaco Riccardo Mortandello – il territorio di Montegrotto Terme sarà dotato di sei defibrillatori pubblici di cui tre donati dalla Croce Rossa al Comune di Montegrotto Terme grazie anche al contributo di alcune aziende e di alcune associazioni tra cui il Rotary . Il nostro obiettivo è una città a rischio cardiaco zero promuovendo ogni anno attività di sensibilizzazione, coinvolgendo medici di base per far conoscere alla cittadinanza gli stili di vita più indicati per mantenere il cuore in salute”.
A questo proposito è già programmato per il 15 dicembre al Palaberta lo Spettacolo del Cuore, organizzato da Avis, e dedicato proprio a questi temi.
L’utilizzo in un tempo ristretto di un defibrillatore quando una persona non risponde e non respira, e dopo aver chiamato il 118, riduce di oltre il 50% il rischio di mortalità della vittima.
Il defibrillatore è una macchina che eroga una scarica elettrica di brevissima durata ma alta energia, in grado di interrompere la fibrillazione ventricolare e ripristinare il normale battito cardiaco.
Il modello semiautomatico installato a Montegrotto Terme è utilizzabile da chiunque. All’operatore infatti non è affidata nessuna diagnosi: sarà la macchina stessa ad analizzare il ritmo cardiaco del paziente e ad indicare se è necessario o meno effettuare una defibrillazione. Non è possibile erogare uno shock se la macchina non ha stabilito che è necessario, perché il pulsante viene automaticamente bloccato. Quando invece ce n’è bisogno, all’operatore è richiesto solo di premere il pulsante di scarica accertandosi che nessuno stia toccando il paziente. La procedura è sempre guidata dalle istruzioni vocali del defibrillatore.