Il ticket unico turistico coinvolgerà solo la città di Abano escludendo Montegrotto Terme, Galzignano Terme, Battaglia Terme e Teolo: «Una scelta miope e incomprensibile non sono solo va in scia degli errori del bando di gara di qualche anno fa, dove si diversificava il prezzo del biglietto tra cintura e gli altri comuni, ma che causerà notevolissimi disagi ai tanti turisti».
L’iniziativa del ticket unico turistico che entrerà in vigore al primo settembre, così come pensato dalla Provincia e dalla DMO Padova, esclude nei fatti 3 comuni termali su 4 e tutto l’ambito dei Colli Euganei. Il ticket unico turistico coinvolgerà solo la città di Abano escludendo Montegrotto Terme, Galzignano Terme, Battaglia Terme e Teolo. «Una scelta miope e incomprensibile non sono solo va in scia degli errori del bando di gara di qualche anno fa, dove si diversificava il prezzo del biglietto tra cintura e gli altri comuni, ma che causerà notevolissimi disagi ai tanti turisti di Montegrotto Terme, Galzignano, Battaglia e Teolo che non potranno usufruire del ticket unico partendo da queste città ma saranno obbligati a recarsi ad Abano. Quindi chi soggiorna nei comuni esclusi dovrà pagare un biglietto aggiuntivo per poter utilizzare il ticket turistico: assurdo. Disagi ai turisti e danni anche agli alberghi, B&B, agriturismi non solo dei comuni esclusi ma anche di tutto l’ambito collinare euganeo», fanno sapere dal Municipio del Comune sampietrino. «Vengono inoltre smentiti tutti i buoni proposti annunciati dalla provincia in merito ai trasporti tra Terme e Padova, e tra Terme e Colli, durante l’incontro della settimana scorsa dove il vice presidente Gottardo affermò l’esigenza di creare urgentemente un tavolo di lavoro legato alle tematiche. Dopo qualche settimana, oltre a non essere stato convocato alcun tavolo, esce questa idea di un biglietto che incarna l’esatto senso opposto di quanto dichiarato».
«Non si è tenuto conto – spiega il sindaco Riccardo Mortandello – nell’elaborazione di questo ticket turistico unico dei presidi che esistono al di fuori della città di Abano: il museo del termalismo antico e del territorio, la Butterfly Arc casa delle farfalle, gli scavi archeologici di Montegrotto Terme, Villa dei Vescovi a Torreglia, il museo della navigazione fluviale, il castello del Catajo di Battaglia Terme, l’Abbazia di Praglia di Teolo, il borgo medievale e la casa del Petrarca ad Arquà Petrarca, il museo dei Colli Euganei, il golf club di Galzignano Terme».
«La provincia e la DMO Padova si sono dimenticati – prosegue il Sindaco di Montegrotto Terme – non solo di queste eccellenze ma anche, e peggio, di oltre un milione e mezzo di presenze turistiche dei comuni esclusi. Questa ennesima azione non concertata punta a dividere in maniera deleteria il comprensorio termale euganeo: cittadini, turisti e imprese turistiche vengono divise tra quelle di serie A di Abano, che possono sfruttare questo ticket e quelle di serie B degli altri Comuni del bacino termale che saranno costretti a pagare due biglietti. Il danno al territorio è enorme anche alla luce del fatto che il problema non è il collegamento con Padova, ma il collegamento interno ai comuni dei Colli. Come città di Montegrotto Terme chiederemo con grande forza che vengano inseriti nel ticket turistico anche tutti i comuni esclusi della destinazione turistica Terme e Colli Euganei. Con questo biglietto turistico più che un servizio si offre un disservizio che ripeto a gran voce, genererà nei comuni esclusi, in particolar modo a Montegrotto Terme disagi e per gli imprenditori alberghieri un danno. Mi auguro che prima dell’entrata in vigore del ticket turistico DMO, Provincia e Comune di Padova corrano ai ripari contemplando anche i comuni esclusi. Nel caso la decisione restasse quella esposta sui quotidiani di oggi mobiliteremo non solo i consigli comunali ma anche imprenditori e cittadini in una levata di scudi per evitare di essere penalizzati ancora una volta da chi pare non rendersi conto della ricchezza e dell’importanza strategica del territorio termale euganeo nella sua interezza».