Educare al rispetto dei generi
Il Comune di Montegrotto Terme ha deciso di aderire alla versione aggiornata de “La Nuova Carta dei diritti della Bambina”, un percorso avviato a seguito delle recenti normative europee e dell’approvazione della Carta in seno al Meeting delle Presidenti Europee della Bpw (Business Professional Women), Ong che opera in collaborazione con le Nazioni Unite.
La Carta dei diritti della Bambina è ispirata alla Convenzione ONU sui Diritti del fanciullo del 1989, ma, a differenza e ad integrazione di questa che pone sullo stesso piano i due generi, la Carta dei diritti della Bambina li distingue in termini di caratteristiche e bisogni. La Nuova Carta, recentemente aggiornata, è composta di nove articoli, contiene i principi di valore morale e civile imprescindibili per promuovere la sostanziale parità tra i sessi, la valorizzazione delle differenze tra bambine e bambini e il superamento degli stereotipi che ne limitano la libertà di pensiero ed azione in età adulta.
Grazie alla sollecitazione delle Federazioni e i Club della BPW e alla campagna i promozione lanciata dalla Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità tra donna e uomo, la Carta è stata adottata dalla Regione del Veneto, che ha invitato i singoli Comuni a fare altrettanto.
“Per il Comune di Montegrotto Terme, approvare l’adozione della Carta dei Diritti della Bambina – spiega l’assessore al Sociale Betty Roetta– vuol dire portare avanti l’impegno alla diffusione della carta nelle scuole primarie e secondarie per tracciare percorsi di educazione, dei e delle giovani, all’affettività, al rispetto della persona, alla consapevolezza dei diritti scevra da pregiudizi, spesso all’origine di non più tollerabili episodi di violenza.”
“Crediamo – spiega il sindaco Riccardo Mortandello – educare alla parità ed al contrasto alla violenza nei confronti delle donne sin da piccole, celebrare la bellezza della diversità tra i due generi femminile e maschile e abbattere il muro delle discriminazioni, cercando di attribuire alla bambina sin dalla nascita, le stesse opportunità dei maschi”.