Imposta di soggiorno: Montegrotto Terme amministrazione virtuosa, la lode della Corte dei Conti
Il mancato versamento dell’imposta di soggiorno riscossa dai turisti da parte delle strutture ricettive è uno dei problemi evidenziati per il Veneto da parte del Procuratore generale della Corte dei Conti nel discorso di inaugurazione dell’anno giudiziario. Un problema particolarmente grave perché tra tutti i Comuni del Veneto solo tre amministrazioni comunali si sono fatte sentire per segnalare i mancati versamenti e di conseguenza il danno erariale per le casse pubbliche. Una delle tre è il Comune di Montegrotto Terme, le altre due Padova e Venezia.
“A fronte di un fenomeno – ha spiegato il procuratore Paolo Evangelista – che si sospetta non sia di modeste dimensioni a livello regionale, non si comprende come mai fino ad ora siano pervenute segnalazioni solo da questi tre comuni non da altri enti territoriali a rilevante vocazione turistica”.
“Apprendiamo con soddisfazione – commenta il sindaco sampietrino Riccardo Mortandello – le lodi alla nostra amministrazione che sono state fatte nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario a Venezia. Queso ci conferma che il percorso la bontà del percorso improntato alla legalità ed equità, nel rispetto e a tutela di tutti, albergatori e cittadini”.
“Abbiamo segnalato, fortunatamente per pochissime strutture – spiega l’assessore al Bilancio, Pier Luigi Sponton – mancanze di versamenti per oltre 200 mila euro. L’imposta di soggiorno, da 1,5 a 4 euro a persona per le prime sette notti viene versata dai turisti alle strutture ricettive, che operano come sostituti d’importa, e devono a loro volta versare ogni due mesi gli importi ricevuti come imposta di soggiorno al Comune”.
Ogni anno il Comune di Montegrotto con l’imposta di soggiorno incassa circa un milione e duecentomila euro che vengono utilizzati per finanziare azioni rivolte al turismo: eventi, sistemazione del verde pubblico, illuminazione pubblica, ufficio di informazione turistica e OGD Terme e Colli Euganei.
“Da quando stiamo amministrando -spiega Mortandello – stiamo cercando di ricalibrare la somma raccolta tramite l’imposta di soggiorno perseguendo azioni con finalità turistiche sempre più specifiche, invertendo la visione delle precedenti amministrazioni sampietrine che utilizzavano l’imposta di soggiorno per finalità diverse da quelle della promozione turistica”.