Carniello: “Sull’apertura serale della biblioteca non possiamo che agire nelle legalità”
L’assessore alla Cultura di Montegrotto Terme Paolo Carniello risponde alle accuse mosse dall’associazione Itaca in merito al mancato rinnovo della convenzione per l’apertura serale della biblioteca Alda Merini: “Nel 2017 – spiega Carniello – l’associazione Itaca ci ha chiesto di poter usufruire per tre sere alla settimana dei locali della biblioteca tenendoli nel contempo aperti al pubblico, senza servizio di prestito. Era per loro una modalità di utilizzo dei locali senza pagarne le spese per la locazione e le utenze e per il Comune un buon modo di fornire un servizio alla cittadinanza con la collaborazione del volontariato. Nel corso del servizio è però emerso il problema dell’assicurazione dei volontari che prestavano servizio e la necessità che l’associazione che svolgeva questo servizio pubblico fosse “regolare” ossia iscritta all’Albo Regionale delle Associazioni di Promozione Sociale. Inoltre è emerso che ci sono stati casi che in cui per gli eventi organizzati da Itaca nello spazio davanti al palazzo del Turismo è stato richiesto agli utenti un contributo di ingresso, cosa che non era stata autorizzata dal Comune”.
“Il Comune – prosegue l’assessore sampietrino – è bel lieto di collaborare con il volontariato, nel rispetto della legalità e delle regole e questo è quello che abbiamo detto nelle riunioni che ci sono state con Itaca, anche ben prima della pubblicazione del bando. Non possiamo prescindere dal collaborare con un’associazione “regolare”.
“Infine – aggiunge Carniello – voglio precisare che non esiste alcuna preclusione da parte del Comune per portare avanti una collaborazione positiva, sempre nel rispetto delle regole, ma ci riesce difficile immaginare una proficua collaborazione con chi organizza banchetti davanti alla biblioteca raccogliendo firme contro il comune ventilando ai passanti una possibile chiusura della biblioteca (totalmente fantasiosa), oppure fa finta di non capire la realtà e usa la legalità solo quando fa comodo sbandierarla senza sentirsi in dovere di praticarla”