Dopo un anno si tirano le somme
E’ passato un anno da quando sono arrivati i primi beneficiari del progetto SPRAR a Montegrotto Terme e il Consiglio Comunale, nella seduta del 23 aprile 2018, ha approvato all’unanimità la prosecuzione del progetto che vede la gestione associata dei comuni di Piove di Sacco, Ponte San Nicolò, Rubano e Montegrotto Terme.
In questo momento sono 14 i ragazzi che vivono a Casa Santa Chiara e 20 sono i beneficiari che dal maggio scorso sono stati accolti nel progetto; dei 6 ragazzi usciti dal progetto cinque hanno trovato lavoro in alcune città italiane, mentre uno si è trasferito all’estero.
Obiettivo del progetto è favorire il percorso di integrazione economica e sociale attraverso l’acquisizione di una ritrovata autonomia, attraverso tirocini formativi in varie aziende e le lezioni di italiano. Per aiutare ogni singolo beneficiario viene progettato un percorso che lo aiuti a ricostruire le proprie capacità di scelta e progettazione di vita.
“Con questo atto l’Amministrazione conferma e ribadisce una scelta non facile e per certi aspetti impopolare – dichiara il Sindaco Riccardo Mortandello– ma come ho già avuto modo di dire più volte, una scelta di responsabilità a cui chi amministra non può sottrarsi e che dovrebbe coinvolgere anche tutti quei comuni che in questo momento sembra chiudano gli occhi di fronte ad una realtà che ci riguarda tutti come politici e come cittadini”.
“Il bilancio di questo primo anno è sicuramente positivo – afferma l’Assessore alle Politiche Sociali Betty Roetta– con il tempo anche molti cittadini che non avevano condiviso la scelta dell’ Amministrazione si sono ricreduti e hanno superato le paure iniziali. Oltre all’ottimo lavoro svolto dagli operatori di Città So.La.Re, fondamentale è stato l’apporto di molti cittadini che hanno coinvolto i ragazzi in varie attività per favorire l’integrazione con il territorio. Alcune famiglie che hanno aderito alla proposta del parroco di accogliere uno dei ragazzi per il pranzo di Natale hanno instaurato ottimi rapporti di amicizia che continuano nel tempo.
Solo attraverso la conoscenza si può superare il disagio che, comprensibilmente, si può avere di fronte a chi non conosciamo e proviene da un mondo così diverso dal nostro.
Mi auguro che a Montegrotto Terme non si senta più parlare della “questione profughi”, che non venga più visto come un problema o una strumentalizzazione politica ma che sia un’ opportunità per uscire da certi stereotipi e pregiudizi e diventare un esempio di città che accoglie” conclude l’Assessore Roetta.
Se si ripensa al momento in cui il Comune di Montegrotto Terme ha deciso di aderire al progetto SPRAR per evitare che ci fosse un’accoglienza senza regole, vista solo come un business da qualche privato, pare chiaro che tutti coloro che alzarono gli scudi con manifestazioni di stampo xenfobo e razzista temendo chissà quali ripercussioni oggi vengono zittiti dai fatti. Con l’aggravante che la loro era una semplice speculazione politica che puntava solo a creare confusione e non a risolvere la questione.