La tutela dell’ambiente e la lotta all’inquinamento sono la sfida del secolo. Per abbattere le immissioni di Co2 per produrre energia e riscaldare acqua e ambienti non si utilizzano solo pannelli solari sfruttando il sole o gli impianti di biogas, ma si può sfruttare anche il calore.
L’avveniristico progetto di teleriscaldamento degli edifici pubblici di Montegrotto Terme, che prevede l’utilizzo delle acque termali reflue degli alberghi, diventa realtà. E’ stato a lungo studiato da Comune e Università di Padova e alla fine premiato con un contributo PNRR di 4,3 milioni di euro. L’amministrazione comunale aggiungerà di tasca propria altri 1,2 milioni di euro e darà così un’importante svolta green alla politica energetica della città termale.
5,5 milioni di euro per abbattere emissioni di Co2 nel riscaldamento di edifici quali il Comune, le scuole, gli asili del territorio. La rete del teleriscaldamento sarà realizzata nella zona centrale della città, lungo le vie Plinia, Roma, Claudiana, collegherà una dozzina di edifici pubblici.
La rete di teleriscaldamento, dell’estensione di circa 1,5 km, sfrutterà le acque reflue di alcuni stabilimenti termali della zona centrale della città che già utilizzano questo sistema per il loro auto sostentamento. Vi sarà così la fornitura di acqua calda, a circa 70°C per uso sanitario e riscaldamento.
Non solo a scopo turistico e sanitario, l’acqua termale ora diventa protagonista per la salvaguardia dell’ambiente.