I bambini di Turri piantano un albero di cachi con il guru indiano di Tribalosophy Planet
Educare i bambini a pensare al futuro della terra e a prendersi cura degli alberi: è questo il senso del progetto “Tribalosophy Planet” al quale partecipano i bambini della scuola primaria “Don Milani” di Turri, a Montegrotto Terme che in mattinata, accompagnati dal guru indiano Shajeer Kizhakkekara, hanno piantato nel giardino della loro scuola un albero di cachi messo a disposizione dall’amministrazione comunale.
“L’iniziativa – spiega Luigino Pedron, presidente dell’associazione Atman Veda Academy di Montegrotto Terme – fa parte del progetto Tribalosophy Planet, ovvero azioni organizzate e consapevoli che mirano a ricordare le responsabilità degli esseri umani nei confronti della Madre Terra, attraverso la piantumazione e la conservazione degli alberi nonché il rispetto della bio atmosfera in cui viviamo”.
“Come amministrazione di Montegrotto Terme – aggiunge il sindaco Riccardo Mortandello – abbiamo accolto e appoggiato volentieri questa iniziativa perché siamo convinti che sia importante rendere consapevoli le nuove generazioni del fatto che prendersi cura della Terra è prendersi cura di noi stessi, della qualità del nostro respiro e del benessere di tutte le specie viventi che la popolano”.
“Noi futuro della Terra” è un progetto nato in un piccolo villaggio del Kerala, nel Sud dell’India, il giorno in cui i bambini di una scuola elementare hanno messo a dimora 70 alberi assieme a Shajeer e Alessia. Una piccola azione che racchiude un grande significato: gli alberi sono il respiro della Terra, i bambini i suoi futuri abitanti. Rientrata in Italia, Alessia ha replicato quest’azione all’interno di Orys Fest, coinvolgendo i bambini di alcune scuole di Cerignola, suo paese di origine.
Ha preso così avvio una catena di amore per la Natura che si è diffusa rapidamente in moltissime scuole d’Italia prendendo il nome di “Noi Futuro della Terra”. La missione di Tribalosophy è di diffondere quest’azione in tutto il Mondo.
Ad oggi i Paesi coinvolti sono l’Italia, l’India e il Kenya, ma già altri Paesi della Comunità Europea hanno mostrato interesse al progetto. In Italia hanno già aderito a “Noi futuro della Terra” i Comuni di Catania, Cattolica (RN), Cerignola (FG), Cremona, Lecce, Modena, Nuoro e Roma.