Un rinnovo per essere centro culturale multifunzionale
Dove c’era una biblioteca civica, da domani ci sarà un centro culturale mutlifunzionale. Riapre, dopo 7 mesi di lavori protrattisi a causa della crisi della logistica legata al Covid 19, la «Alda Merini» in via Scavi. Non sarà più solo una biblioteca ma un luogo aperto, colorato, flessibile, pensato per favorire la presenza e la fruizione anche da parte delle fasce più giovani della popolazione, bambini e adolescenti, con spazi dedicati e arredi consoni alle loro attività.
Il colpo d’occhio per i cittadini che dalla settimana prossima riprenderanno a frequentarlo anche per i tanti eventi previsti (per bambini, adolescenti, adulti) con il programma «Merry Christmas Montegrotto Terme», è impressionante: spazi larghi, colori, arredi arredi moderni e tutti amovibili in modo che gli spazi possano essere rimodulati a seconda delle esigenze per conferenze, incontri, laboratori.
«In linea con le più moderne tendenze europee – spiega l’assessore alla Cultura Pier Luigi Sponton – la biblioteca non è solo un luogo di prestito e consultazione dei libri, è un luogo di incontro e scambio, un tempio della cultura dove ciascuno può trovare il nutrimento che cerca, dai bambini dove la lettura ha ancora un tratto ludico, agli anziani, ai giovani che in biblioteca possono trovare spazi silenziosi”.
«L’obiettivo – afferma il sindaco Riccardo Mortandello – è che il nuovo Centro culturale – Biblioteca civica Alda Merini possa servire anche per unire le forze sociali del territorio, dalla scuola all’associazionismo, per aiutare i nostri ragazzi in un momento particolarmente difficile per loro, che ne mina la socialità e le occasioni di incontro. La biblioteca sarà la casa di questa “rete” tra le istituzioni con l’obiettivo di ricomporre il tessuto giovanile, particolarmente messo a dura prova dall’emergenza in atto».
La nuova disposizione degli spazi in biblioteca consentirà inoltre di reperire lo spazio per la collocazione del voluminoso incremento di libri conseguente all’assegnazione del contributo ministeriale “Franceschini” del 2020 ricompreso nel sostegno all’editoria libraria.
“Speriamo – afferma la caposettore Cultura Stefania Martucci – che il risultato possa soddisfare gli utenti che hanno dovuto pazientare a lungo per questi lavori e di poter dare loro un servizio sempre migliore”.