Due giorni di viaggio da Montegrotto Terme a Davydiv, vicino a Leopoli, in Ucraina: una delegazione guidata da Silvio Nardo, presidente dell’Auser sampietrina e delegato provinciale per gli aiuti umanitari dei 40 circoli del padovano e Davide Rinaldo ha portato a destinazione e consegnato gli aiuti raccolti nel padovano.
«Siamo partiti – spiega Silvio Nardo – con un carico di venti quintali, in due pulmini. Pasta, prodotti alimentari in scatola di ogni genere, marmellata, sugo di pomodoro, olio vario per un totale di 1100 kg. Prodotti l’igiene personale come bagnoschiuma, shampoo, sapone, detersivi… per un totale di 500 kg e ancora assorbenti, pannolini e pannolini e scarpe».
La raccolta di materiali da destinare ai profughi ucraini era stata attivata due mesi fa dopo la visita a Montegrotto Terme da parte del sindaco, del vicesindaco e di alcuni alcuni consiglieri comunali di Davydiv.
Il pulmino di Silvio Nardo ha attraversato la frontiera ucraina sabato mattina: «Nel Paese – racconta – abbiamo trovato un clima surreale, pur non essendoci neppure avvicinati alle zone di guerra, ovunque ci sono ragazzi appena maggiorenni armati e le strade sono disseminate di fortini costruiti con blocchi di cemento e sabbia per proteggere i ragazzi che sono nei posti di blocco».
«Raggiunta Davydiv abbiamo consegnato gli aiuti a sindaco e vicesindaco che avevamo conosciuto a Montegrotto e assieme a loro siamo andati in visita al reparto di Pediatria dell’ospedale di Leopoldi dove abbiamo consegnato attrezzature per un valore di 2.850 euro. Nell’ospedale sono al momento ricoverati 150 bambini con arti mutilati a causa della guerra».
«Nella notte trascorsa in Ucraina, nonostante la zona del conflitto fosse lontana da noi, siamo stati svegliati più volte dalla sirene in lontananza, i bombardamenti erano a circa 150 km» aggiunge Nardo.
«Ringrazio – aggiunge il sindaco di Montegrotto Terme, Riccardo Mortandello – i cittadini che hanno concretamente dimostrato la loro disponibilità con donazioni e i nostri concittadini che hanno portato gli aiuti. La nostra città si è distinta nei decenni come esempio di solidarietà e possiamo andarne orgogliosi».