Una soluzione, almeno temporanea, per le persone singole o i nuclei familiari in grave emergenza abitativa
La casa di via Circonvallazione che per anni ha ospitato la sede della Protezione civile è stata riconvertita dal Comune di Montegrotto Terme in un’abitazione con cucina in comune.
“Attualmente – spiega l’assessora ai Servizi Sociali Elisabetta Roetta – a Montegrotto Terme ci sono sei nuclei, composti da persone singole o da famiglie, seguiti dai Servizi sociali in totale emergenza abitativa. Il problema esiste da anni e da tempo l’amministrazione cerca il modo di dare una risposta adeguata. Da due anni a questa parte, le famiglie bisognose sono state sistemate anche presso Santa Chiara in convenzione con la cooperativa Città Solare che gestisce lo Sprar, ma questa soluzione – oltre che costosa per il Comune – non è adeguata”.
Dopo il trasloco della Protezione civile alla nuova sede, la casetta di via Circonvallazione Ovest è stata ristrutturata, con rifacimento dell’impianto elettrico e rimodulazione delle stanze, ed è pronta per ospitare famiglie o singoli in emergenza abitativa. L’abitazione è dotata di tre camere da letto, due bagni, una cucina salotto e garage. “Rimane – spiega Roetta – da sistemare l’esterno: tinteggiatura e recinzione. Contiamo di finire nel mese di ottobre”.
“Nel frattempo – prosegue l’assessore – stiamo cercando di recuperare il mobilio adeguato, anche di seconda mano. Stiamo cercando, una lavatrice, un divano, tre letti singoli o a una piazza e mezza, un letto matrimoniale, due armadi. Tavolo, sedie e credenza per la cucina, un mobile da bagno, una scarpiera, un mobile da ingresso. Acquisteremo quello che non riusciremo a trovare con le donazioni, ma confido nella generosità dei nostri concittadini”.
“Quello che possiamo offrire per le emergenze abitative senza bando è una situazione di coabitazione per dare una risposta al bisogno immediato, in attesa di trovare soluzioni più adeguate. Si tratta tuttavia di una coabitazione dignitosa, con spazi vivibili: i nuclei avranno cucina in comune , ma ciascuno la propria stanza”
A fine ottobre, alla conclusione dei lavori, i primi ospiti saranno due persone singole e una mamma con i suoi due bambini.