Il Comune di Montegrotto Terme ribadisce la propria ferma opposizione alle quattro proposte di ripresa dell’attività estrattiva nelle cave di trachite dei Colli Euganei, allineandosi al parere negativo espresso dalla Soprintendenza.
«Nel 2024 – dichiara il sindaco Riccardo Mortandello – è anacronistico pensare di replicare metodi estrattivi che appartengono al passato. La trachite è stata certamente una risorsa storica importante per l’economia locale, ma a un prezzo altissimo in termini di impatto ambientale e salute dei lavoratori, esposti a polveri nocive ed esplosivi».
Il primo cittadino sottolinea l’incompatibilità di nuove attività estrattive con il riconoscimento MAB UNESCO ottenuto dal territorio: «Non possiamo da un lato fregiarci di questo prestigioso riconoscimento e dall’altro permettere interventi che comprometterebbero irreversibilmente il nostro patrimonio naturale. La trachite è una risorsa non rinnovabile: una volta estratta, non si rigenera».
L’Amministrazione comunale ha quindi scelto di non sottoscrivere la lettera di sostegno presentata dai proprietari delle cave, distinguendosi da altri Comuni del territorio. «La nostra visione di sviluppo – prosegue Mortandello – si basa sulla sostenibilità ambientale, come dimostrano i progetti già avviati sul teleriscaldamento per la riduzione delle emissioni di CO2 e gli investimenti sulla valorizzazione turistica del territorio. Il nostro territorio può prosperare senza dover sacrificare la sua bellezza naturale. Questa è la mia convinzione, e su questo principio continuerò a basare le mie scelte come sindaco».
La posizione del Comune di Montegrotto Terme si è già concretizzata nel voto contrario espresso nell’ambito istituzionale del Parco regionale dei Colli Euganei.