Congresso della ACdV (Associazione Controllo del Vicinato) attiva in 400 Comuni italiani
Sabato prossimo, 23 marzo, Montegrotto Terme sarà la capitale italiana della sicurezza “dal basso”, quella dei cittadini che fanno rete per sostenere con le loro segnalazioni l’operato delle forze dell’ordine e che aiutano non solo a creare sicurezza, ma anche a far sentire i cittadini una comunità solidale. L’Associazione italiana del Controllo del Vicinato, ACdV, ha infatti scelto la cittadina termale come sede per il proprio congresso nazionale e il Comune di Montegrotto, che già dal 2017 ha aderito all’associazione stipulando un protocollo d’intesa con la Prefettura di Padova, ha offerto i locali dello Iat per il Congresso.
“A Montegrotto Terme – afferma il sindaco Riccardo Mortandello – il progetto di controllo ha avuto un’ottima accoglienza da parte dei cittadini: oggi ci sono 700 aderenti residenziali e 70 commerciali. Il controllo di vicinato per noi è molto importante perché oltre a dare risultati importanti nel controllo del territorio, aumenta anche la sicurezza percepita da parte dei cittadini”.
“Il congresso – spiega il presidente nazionale Ferdinando Raffero – sarà un importante momento di confronto e di crescita per l’associazione che è l’unica depositaria sul territorio nazionale del logo Controllo del Vicinato e che è finalizzata a diffondere una metodologia di sicurezza partecipata tramite la sensibilizzazione al senso civico e la massima collaborazione con le Forze dell’Ordine”.
Il “Controllo del Vicinato” in Italia conta l’adesione di 61.500 famiglie su grande parte del territorio italiano. La maggiore presenza si registra nelle regioni Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana.
Nel Veneto hanno già aderito oltre 40 Comuni, si sono formati circa 300 gruppi, a cui afferiscono quasi 10.000 famiglie.
Nella Provincia di Padova hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa con la Prefettura di Padova i comuni di Albignasego, Cittadella, Montegrotto Terme e Selvazzano Dentro nel 2017, Padova, Agna, Cadoneghe, Noventa Padovana e Piazzola sul Brenta (2018), Carmignano di Brenta, Casalserugo, Galliera Veneta e Tombolo (2019).
Il primo comune che ha attivato il controllo di vicinato nel padovano è stato Albignasego, seguito da Montegrotto Terme. I gruppi sono già attivi anche ad Agna, Cadoneghe, Cittadella e Galliera veneta, mentre a Padova, Due Carrare, Casalserugo, Carmignano di Brenta, Gazzo Padovano, Legnaro, Noventa Padovana, San Martino di Lupari, Solesino, Tombolo, Torreglia, Veggiano e Vigonza il controllo di vicinato è in fase di attuazione.
L’adesione all’Associazione Controllo del Vicinato aiuta a sviluppare un contesto di sicurezza integrata dove viene rafforzato il modello collaborativo, attraverso il quale forze dell’ordine, istituzioni pubbliche e soggetti privati, si mobilitano in sinergia per salvaguardare noi stessi: i cittadini.
Il programma prevede l’auto-organizzazione tra vicini per controllare l’area o la via intorno alla propria abitazione e tale attività sarà segnalata con appositi cartelli stradali: lo scopo è quello di avvertire chiunque transiti nell’area interessata al controllo che la sua presenza non passerà inosservata e che il vicinato è attento e consapevole di ciò che avviene all’interno della propria area di residenza. Un insieme di piccole attenzioni di chi popola il quartiere costituisce un deterrente per chi volesse compiere furti o altro genere di illeciti “da strada” come graffiti, scippi, truffe, scassi, vandalismi, ecc. La collaborazione tra vicini è fondamentale affinché si instauri un clima di sicurezza che venga percepito da tutti i residenti e particolarmente dalle fasce più deboli come anziani e bambini.