23 famiglie assistite con 13 minori
Cresce con nuove risorse il banco alimentare di Montegrotto Terme, progetto dell’assessorato ai Servizi sociali, nato un paio di mesi fa come un aiuto concreto per le famiglie di Montegrotto Terme più bisognose.
“Abbiamo individuato – spiega l’assessore al Sociale, Elisabetta Roetta – 23 nuclei familiari con un reddito certificato ISEE non superiore ai 6 mila euro, sono una sessantina di persone tra le quali ci sono 13 minori. Il banco è aperto il venerdì mattina nel locale appositamente dedicato all’interno della biblioteca Alda Merini e queste persone possono venire a ritirare le derrate loro riservate. Con nostra grande sorpresa abbiamo constatato che praticamente tutti si presentano ogni venerdì, a dimostrazione del grande bisogno che c’è di questo servizio”.
Il banco alimentare è partito grazie a una convenzione che ha messo in rete il volontariato dell’Auser (che si occupa del ritiro e della distribuzione) con il privato del supermercato A&O (che dona prodotti con scadenza ravvicinata, in promozione, o con confezioni danneggiate…) e della Sodexho che gestisce la mensa scolastica di Montegrotto Terme, che secondo quanto previsto dalla convenzione dona cibo appositamente destinato. A questi si è aggiunta nelle scorse settimane una grossa donazione (oltre 60 scatoloni) di cibo raccolto dalla Croce Rossa italiana con l’associazione Burraco e donato a Montegrotto Terme.
“Il servizio – spiega l’assessore Roetta – ha riscontrato un grande interesse, per questo vogliamo adeguare l’organizzazione alle necessità, anche invitando la cittadinanza un paio di volte l’anno a fare una colletta per donare la merce al banco alimentare”.
L’Auser, grazie all’impegno del consigliere comunale Silvio Nardo che è anche volontario di questa associazione, vuole organizzare raccolte di cibo davanti ai supermercati in modo che anche i singoli cittadini possano donare i loro acquisti e sta studiando la possibilità di far entrare anche altri supermercati tra i fornitori del banco alimentare.
“Inoltre – aggiunge il consigliere Nardo – il banco alimentare potrebbe diventare il banco sociale dove le famiglie possono trovare anche vestiario di seconda mano per bambini, ragazzi e adulti. Abbiamo già portato i primi vestiti da mettere a disposizione, altri ne seguiranno nelle prossime settimane”.