Uniti per il Paese
Il Sogno centenario degli italiani onesti e consapevoli è una luminosa realtà:
W la Repubblica Italiana!
A seguire il mio intervento fatto in occasione del 2 giugno 2018 durante le celebrazioni della Festa della Repubblica in piazza Roma a Montegrotto Terme:
Buongiorno a tutti.
Saluto con viva cordialità le autorità civili, i rappresentanti delle Forze Armate e dei corpi di polizia operanti sul nostro territorio, le associazioni combattentistiche, le autorità religiose, i consiglieri comunali e gli assessori, il complesso strumentale Città di Montegrotto Terme. Grazie della presenza anche al Signor Sindaco dei Ragazzi, ai rappresentanti dei consiglieri comunali dei ragazzi. Naturalmente saluto tutti i sampietrini venuti oggi a celebrare l’Anniversario della Repubblica Italiana. Un saluto particolare ai nostri Cavalieri di Berta, i Garibaldini a cavalli qui presenti in piazza Roma, degni eredi della grande tradizione risorgimentale e repubblicana. Un grazie per la magnifica coreografia tricolore al gruppo Alpini Terme Euganee. Non vi nascondo l’emozione nel fare il mio primo discorso da Sindaco in occasione della Festa della Repubblica ringraziando ancora il vice sindaco Fanton che mi ha ottimamente sostituito l’anno scorso.
Il 2 giugno per l’Italia è una festa poiché si ricorda il giorno in cui gli italiani, con un referendum istituzionale, dissero addio alla monarchia. Lo slogan di quest’anno è “Uniti per il Paese”. E mai come oggi non solo a livello nazionale, ma anche ad ogni altro livello, occorre essere uniti nel difendere le istituzioni bersagliate, specie negli ultimi giorni, da beceri attacchi strumentali atti a screditarne il ruolo e l’operato in una evidente chiave eversiva.
Siamo chiamati tutti a rinnovare e condividere i più alti principi e ideali repubblicani. Quei principi e quegli ideali che dovrebbero portare ogni cittadino italiano ad esprimere la propria solidarietà al nostro Capo dello Stato, Sergio Mattarella, bersaglio negli ultimi giorni di minacce, offese e una serie di false informazioni usate in maniera strumentale da chi confonde la politica e l’ambito istituzionale come un ring dove sfogare le proprie repressioni e cattiverie.
Dove può pensare di andare un popolo che non rispetta le istituzioni? Dove può pensare di andare un popolo che allo schietto confronto predilige l’offesa e la mistificazione della realtà? Le istituzioni, di ogni ordine e grado vanno rispettate altrimenti il futuro che si delineerà per l’Italia sarà un futuro di declino.
Questo 2 giugno ha rischiato di trasformarsi in un campo di lotta a causa della crisi politica e istituzionale che, senza precedenti storici, ha caratterizzato i quasi 90 giorni successivi alle elezioni.
Fortunatamente festeggiamo questo 2 giugno avendo un governo nazionale che ci si augura possa fare realmente gli interessi degli italiani tenendo sempre come bussola la costituzione italiana. Con l’esigenza di prendere con rapidità e urgenza delle decisioni per l’economia e il lavoro. Il tempo degli slogan, delle chiacchiere, di un’interminabile campagna elettorale è finito. Buon lavoro al nostro nuovo governo.
Nel suo messaggio ai prefetti il presidente della Repubblica, ha detto: “Va arrestato con fermezza ogni rischio di regressione civile in questa nostra Italia e in questa nostra Europa affermando un costume di reciproco rispetto, mettendo a frutto le grandi risorse di generosità e dinamismo dei nostri concittadini. Con l’auspicio che il 2 giugno possa essere in ogni territorio l’occasione di una rinnovata condivisione dei principi e degli ideali repubblicani“. Facciamo nostro questo messaggio anche nella nostra Montegrotto Terme che continua, per alcuni, ad essere ancora un campo di battaglia politica e non un paese da amare e per il quale lavorare alacremente come sta facendo quotidianamente l’amministrazione di cui mi pregio far parte e a cui va il mio più grande ringraziamento.
Un’Italia migliore la si comincia a fare partendo dal proprio piccolo. Partendo dal ripristinare anche nel proprio comune legalità, ordine, correttezza e ricostruendo rapporti coi i cittadini che non si fondino sul clientelismo ma sulla sana logica dei doveri e dei diritti.
Ecco che oggi tutti noi possiamo tranquillamente dire, come fecero i nostri padri 72 anni fa, che il Sogno centenario degli italiani onesti e consapevoli è una luminosa realtà: W la repubblica italiana!
Riccardo Mortandello