
Al Comune è giunta una proposta di accordo pubblico privato per la rigenerazione di un’importante area del centro con una nuova costruzione a destinazione residenziale, commerciale e turistico-ricettiva.
Due simboli del degrado urbano, gli ex hotel Caesar e Montecarlo, potrebbero presto scomparire dal paesaggio di Montegrotto Terme per lasciare spazio a una nuova area del parco archeologico e a un rinnovato comparto urbano con destinazioni residenziali, commerciali e turistico-ricettive.
L’amministrazione ha ricevuto una richiesta di parere preliminare per un accordo pubblico-privato relativo alla riqualificazione degli ex hotel. La società San Lorenzo Invest s.r.l. ha presentato un ambizioso progetto che prevede la demolizione completa delle due strutture, precedentemente appartenute al Fondo Apollo e, prima ancora, all’Enpam, con una radicale trasformazione delle aree.
La proposta di rigenerazione urbana prevede che, dopo la demolizione, l’area dell’ex hotel Caesar venga trasformata da destinazione alberghiera a residenziale, commerciale e turistico-ricettiva. In cambio di questa trasformazione, la società cederà gratuitamente al Comune circa 7.000 mq di terreno, corrispondenti all’estensione delle aree archeologiche di via Scavi, con demolizione e smaltimento a proprio carico. Inoltre, nella parte nord dell’area dell’ex hotel Montecarlo (5.250 mq), la società potrà beneficiare di un modesto indice di edificabilità, con un volume edificabile di 4.200 mc.
«Questo intervento – spiega il sindaco Riccardo Mortandello – rappresenta una svolta significativa per il nostro territorio. Non solo per l’importanza urbanistica della riqualificazione in una zona centrale, ma anche per la conclusione di un lungo e complesso processo di risoluzione del grave degrado causato dagli hotel dismessi. Questo progetto dà concretezza all’idea di città che ho portato avanti sin dall’inizio del mio mandato. Durante la nostra amministrazione abbiamo avviato e concluso importanti interventi di rigenerazione urbana, come quelli sugli ex hotel Bagno Romano, Rio d’Oro e sull’ex lottizzazione Sacro Cuore, mentre altri sono di imminente avvio, tra cui gli ex hotel Cristallo, Tiberio e Casablanca. Inoltre, siamo riusciti a stimolare l’iniziativa privata, come dimostra la riqualificazione dell’hotel Sollievo e l’hotel Augustus, adiacenti all’ex hotel Montecarlo. Questa operazione segna un traguardo fondamentale per la riqualificazione della città e conferma l’attrattività di Montegrotto Terme per gli investitori».
L’assessore alla Programmazione urbanistica, Luca Fanton, sottolinea che la proposta rappresenta un’importante opportunità e verrà discussa in incontri pubblici con le categorie economiche e la cittadinanza per valutare eventuali modifiche. «Con questa operazione – aggiunge con orgoglio Fanton – le aree archeologiche adiacenti potrebbero raddoppiare la loro superficie, permettendo lo sviluppo di un parco archeologico urbano al servizio della collettività e la realizzazione di unità soggette a partenariato pubblico-privato, in grado di sviluppare attività turistico-ricettive e culturali innovative. Inoltre, come annunciato recentemente, le aree archeologiche hanno ricevuto un contributo ministeriale per la riqualificazione dell’area scavi, con l’introduzione di una zona a parco urbano. Lo studio di fattibilità tecnico-economico è già stato approvato e il progetto esecutivo è in fase di affidamento. Il nostro obiettivo è riuscire a riportare le aree archeologiche alla loro originaria conformazione, completandole con la parte in cui, in passato, è stato malauguratamente sovracostruito l’hotel Montecarlo».
Il progetto si inserisce in un più ampio contesto di opere pubbliche già in corso, come il rifacimento di viale Stazione e piazzale Stazione, e altre in fase di progettazione, tra cui il rifacimento di piazza Primo Maggio e la riqualificazione del Palaturismo.
Di particolare interesse è la volontà di promuovere, nell’ottica della sostenibilità ambientale, l’utilizzo delle sorgenti termali presenti nell’area per la produzione energetica ad uso pubblico e/o privato, in collaborazione con BIOCE, l’organismo locale di gestione mineraria del bacino termale.
I dettagli tecnici e le destinazioni urbanistiche specifiche saranno definiti nella successiva fase di concertazione dell’accordo pubblico-privato, insieme alla valutazione del plusvalore e del contributo straordinario che determinerà il beneficio pubblico dell’operazione.