Sette giovani artisti in residenza in altrettante strutture di Abano e Montegrotto portano per la prima volta la creazione di opere d’arte contemporanea negli spazi alberghieri svelando con un linguaggio nuovo il trattamento con i fanghi. Gli hotel coinvolti sono: Hotel Terme all’Alba, Hotel Smeraldo, Hotel Dolomiti, Hotel Gran Torino, Hotel Belvedere, Hotel Eliseo, Hotel Terme Commodore.
La mostra riunisce gli interventi di sette artisti – Alessio Ballerini, Daniela Di Maro, Elena Candeo, Giacomo Gerboni, Giorgia Severi, Marco Maria Zanin, Simona Sala – che nelle settimane precedenti hanno lavorato in residenza presso gli hotel che ora ospitano le rispettive installazioni. Le singole ricerche sono accomunate da una sensibile attenzione al contesto naturale, inteso nelle sue dimensioni materiale, simbolica e politica. Attraverso l’esperienza diretta e l’osservazione ravvicinata del fango termale, elemento centrale dei lavori e delle residenze, gli artisti hanno potuto elaborare nuovi dispositivi di lettura e di narrazione di questa materia ambigua, restituendone un valore alterato e imprevisto.
Come affermato in precedenza “In Treatment” si inserisce nell’attività di ricerca di Ca’ Foscari che da anni esplora le connessioni tra arte e impresa con il progetto di lungo termine “Art & Business”. A fronte dei ripetuti richiami al valore delle relazioni tra cultura ed economia, si èscelto di percorrere la strada della concretezza promuovendo e curando la realizzazione di interventi artistici in azienda. Si è così configurata un’idea di “artificazione aziendale” che ridefinisce il ruolo del lavoro artistico nello spazio produttivo nella direzione di un approfondimento relazionale. Il focus si sposta dall’arte quale artefatto
decorativo al processo di ideazione, progettazione e realizzazione che postula una relazione professionale tra artista e spazio aziendale. È il lavoro artistico, e non solo l’opera finita, ad entrare nell’impresa e dialogare con le sue caratteristiche produttive, organizzative e commerciali. Diventa così centrale il dispositivo della residenza che permette all’artista di interpretare, decodificare e ricodificare il luogo nel quale è chiamata ad agire ed i processi che in esso si attivano per la produzione di prodotti e servizi.
“In Treatment” è manifestazione paradigmatica di questo approccio, espressa nella scelta di un particolare processo produttivo – il trattamento – e della materia che lo rende possibile e distintivo – il fango –.
Gli artisti filtrano materia e processo attraverso le loro poetiche mobilitando i diversi linguaggi dell’arte contemporanea. Il loro sguardo penetra e seziona la terapia del fango ma al tempo stesso si fa simbolica terapia nei confronti del contesto produttivo che li ospita. Ad essere “in treatment”, non sono più solo gli ospiti, ma l’azienda alberghiera stessa che viene invitata ad un percorso simil-terapeutico di analisi e riflessione su stessa, su ciò che la rende distintiva, sul come si rappresenta ma anche su quello che tende a non mostrare: il fango, appunto, e in particolare il processo produttivo che lo converte in trattamento terapeutico. Le opere degli artisti che sono stati in residenza nei sette alberghi ridanno luce e visibilità nuove ad uno straordinario vantaggio competitivo del turismo termale e lo ri-posizionano nella mappa percettiva di nuovi target. L’intervento e la presenza dell’arte contemporanea suggeriscono un possibile ri-posizionamento dell’ospitalità alberghiera termale e parla ad un pubblico che sceglie le proprie destinazioni anche sulla base dello stimolo estetico ed intellettuale che offrono.