Una settimana per sgomberare i locali dell’Ufficio informazioni e accoglienza turistica del Comune. È questo il contenuto della lettera protocollata indirizzata dalla Provincia di Padova al Comune di Montegrotto Terme. Il sindaco Riccardo Mortandello che da anni attraverso gli uffici sollecita una ristrutturazione dei locali è quanto mai sorpreso per la modalità di comunicazione che non lascia spazio per organizzare adeguatamente un passaggio così delicato.
«Da diverso tempo sollecitiamo lavori di ristrutturazione nei locali di viale Stazione 60 che ospitano Ufficio informazioni e accoglienza turistica del Comune attualmente gestito dal Consorzio Terme e Colli Marketing. In tanti anni nulla è stato mai fatto. A dicembre abbiamo quindi annunciato alla Provincia l’intenzione di recedere in anticipo la concessione in scadenza nell’aprile 2023 e di trasferire provvisoriamente gli uffici IAT in altri locali che stiamo individuando per dare la possibilità di eseguire i lavori oramai improrogabili per la ristrutturazione e la riqualificazione. Dopo un sopralluogo avvenuto qualche mese fa ma senza ulteriori contatti o comunicazioni a livello sia politico sia amministrativo abbiamo ricevuto al protocollo una missiva che ci intima di sgombrare i locali dalle persone entro 31 gennaio», racconta il sindaco.
«Sgomberare un ufficio trovandone uno in un’altra settimana non è semplice per nessuno, ma spostare un servizio pubblico, che si rivolge ai turisti, in una cittadina che vive di turismo senza arrecare danno è semplicemente impossibile e mi chiedo come sia possibile che la Provincia non ci abbia pensato» afferma Mortandello.
«Siamo chiaramente già al lavoro, unitamente al Consorzio Terme Colli Marketing, alla Strada del Vino Colli Euganei, al Consorzio Vini Colli Euganei, per individuare una soluzione alternativa – conclude il primo cittadino di Montegrotto Terme – nella consapevolezza che comunque non era dignitoso accogliere i nostri turisti in locali senza bagni per disabili, con una turca al posto del wc, che presentavano evidenti fessurazioni dalle pareti tanto che già nel febbraio del 2021 abbiamo segnalato – con documentazione fotografica – il distacco dell’intonaco in alcuni punti. Ma di certo non ci aspettavamo una tale mancanza di collaborazione istituzionale nella gestione di questo passaggio. Mi auguro che i locali dello IAT non seguano lo stesso iter del Palazzo del Turismo, perché un vuoto urbano nel centro di Montegrotto Terme sarebbe gravissimo, anche perché tra gli “sfrattati” c’è anche il Consorzio AquaHotels che occupa uno spazio al piano terra oltre a quelli dati in concessione al Comune».