“La conclusione di questo lavoro – annuncia il Consigliere comunale con delega agli alluvionati Omar Turlon – è motivo di particolare soddisfazione perché siamo riusciti a dare risposte alle esigenze di molti cittadini che hanno seguito i lavori con molto interesse e si sono resi partecipi delle opere anche aprendo le porte per la pulizia dei fossi privati. Con i fondi messi a disposizione dal Comune, unita alla somma stanziata dalla Regione a, abbiamo sanato una situazione ferma da più di 40 anni che tutti hanno apprezzato”
“Ottima è stata – prosegue Turlon – la collaborazione tra i tecnici comunali e quelli del Consorzio di Bonifica Bacchiglione Brenta. Ora assieme stiamo collaborando con il comune di Abano Terme affinché vengano eseguiti i lavori sul lato sinistro del fosso di via Sabbioni e verificate le pompe di sollevamento del sottopasso”.
Alluvioni e allagamenti sono stati per molti anni una costante per Montegrotto considerata uno dei comuni più a rischio di tutto il territorio padovano. L’ultima emergenza risale al febbraio 2014, con abitazioni private alberghi ed esercizi commerciali invasi dalle acque. Il maltempo provocò danni alte altrettanto gravi in più occasioni negli anni ’90, quando si costituì anche un comitato di cittadini alluvionati.
Il lavoro di pulizia dei fossi ha riguardato una lunghezza di 5 km. È stato rifatto tutto il fosso di via delle Pesare, sono stati sistemati fossi di via Sabbioni, via Montello, via Marza e via Campagna Alta. Per Montegrotto è davvero importante perché il nostro territorio ha subito in passato allagamenti non solo a causa delle esondazioni, ma anche nel caso di piogge abbondanti.
Il giusto utilizzo e manutenzione degli scoli e dei fossi privati è un’azione fondamentale per garantire la sicurezza idraulica. La capacità di assorbire ingenti carichi d’acqua causati da piene improvvise è infatti una prerogativa indispensabile di una rete di scolo agricola, soprattutto in quest’ultimo decennio in cui il cambiamento climatico provoca frequenti fenomeni atmosferici caratterizzati da precipitazioni brevi, ma intense, con tutti i conseguenti allagamenti dovuti all’incuria dei fossi e dei canali minori.