Quattro sacchi neri di immondizie abbandonati a Turri e indagini in corso per individuare, attraverso le fototrappole, gli incivili che li hanno abbandonati
È solo l’ultimo episodio del dilagante malcostume di gettare o abbandonare i rifiuti per strada che non risparmia il territorio sampietrino dove continuano a registrarsi casi, più o meno eclatanti, di inciviltà legati allo scorretto smaltimento dei rifiuti.
«Negli ultimi mesi – afferma la comandante della Polizia locale Cristina Moro – il fenomeno ha subito una vera e propria impennata, interessando vari punti del territorio: strade secondarie, fossati di scolo e parchi pubblici vengono ormai troppo spesso trasformati in discariche estemporanee.
«Il susseguirsi di comportamenti recidivi – spiega il sindaco Riccardo Mortandello – ha costretto l’amministrazione comunale ad adottare una linea dura. Chiediamo la collaborazione di tutta la cittadinanza per contrastare questa vera e priora piaga sociale. Con i controlli e le videotrappole sono state avviate indagini e procedure per multare i responsabili».
«Ricordo – prosegue Mortandello – che l’ecocentro è sempre aperto e che è possibile usufruire del ritiro gratuito degli ingombranti a domicilio. Non c’è motivo per non usufruire dei servizi che sono già pagati tra l’altro. L’invito ai cittadini è quello di non aver timore di segnalare ogni indizio utile a risalire alle persone che hanno questi comportamenti inqualificabili».
«I video – afferma la comandante Moro – lasciano davvero poco spazio all’immaginazione, con comportamenti di malcostume ed inciviltà che deturpano il nostro ambiente, le strade e le oasi verdi. Dai grandi elettrodomestici ai pneumatici passando per materassi ed interi carichi di furgoncini. Ricordo che l’abbandono di rifiuti prevede sanzioni sino a 3.000 euro, che raddoppiano in caso di rifiuti pericolosi; se i responsabili sono titolari di imprese le sanzioni diventano penali».
«Occorre – conclude Mortandello – un maggiore senso di responsabilità da parte di tutti per arginare il fenomeno, un esame di coscienza collettivo finalizzato al benessere della stessa comunità e dei luoghi nei quali trascorriamo, con le nostre famiglie, la nostra quotidianità. Un impegno preciso, un qualcosa che dovrebbe rappresentare la normalità in una società moderna e civile che guarda al futuro dei nostri figli».