Montegrotto Terme approva la “pace fiscale” per chi ha contenziosi: domande entro fine maggio
Un’opportunità per i cittadini e per l’amministrazione comunale di chiudere contenziosi annosi risparmiando sulle spese legali: per questo motivo il Comune di Montegrotto Terme ha deciso di aderire alla cosiddetta “pace fiscale” prevista da decreto approvato dal parlamento nel dicembre scorso. I sampietrini, cittadini o attività commerciali o imprenditoriali, che hanno un contenzioso con il Comune per il mancato pagamento di una tassa locale (Imu o canone delle acque reflue) entro il 31 maggio potranno presentare al Comune una domanda per sanare la loro posizione con un importo ridotto.
“Abbiamo deciso di aderire – ha spiegato il sindaco Riccardo Mortandello al Consiglio comunale – alla cosiddetta ‘pace fiscale’ perché il governo nazionale ci offre un’opportunità per dare soluzioni a problemi, come quello del canone delle acque reflue, che la nostra amministrazione ha ereditato dalle precedenti e che sta cercando di risolvere utilizzando tutti gli strumenti previsti dalla legge. Certo è che le questioni complesse si risolvono se tutti gli attori coinvolti fanno un passo avanti: il passo dell’amministrazione è forte e deciso. Ci auguriamo che anche i privati coinvolti capiscano la nostra disponibilità e siano anche loro disposti a fare un passo in avanti”.
“Personalmente – ha aggiunto l’assessore al Bilancio, Pier Luigi Sponton – non sono un amante dei condoni, ma in questo caso abbiamo fatto i conti dettagliatamente e a fronte di circa 607 mila euro di esposizioni per le 22 cause pendenti che possono rientrare in questa pace fiscale (6 per l’Imu e 16 per il canone delle acque reflue), la ‘perdita’ per in caso di adesione dei soggetti alla pace fiscale sarebbe del 10%. Se consideriamo a quanto ammonta il costo della tutela legale, è chiaro che in ogni caso anche con il mancato introito questa pace fiscale costituisce un vantaggio per l’amministrazione comunale”.