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Il solido rapporto costruito negli anni con varie missioni tra i volontari di Montegrotto Terme con la Bosnia assume questa sera in Consiglio Comunale un connotato diverso con la presentazione all’ordine del giorno di una mozione della maggioranza per impegnare il consiglio comunale ad attivarsi in ogni sede utile per giungere a un rafforzamento dell’intervento delle istituzioni europee per trovare una soluzione all’emergenza umanitaria in corso in Bosnia- Erzegovina.
La mozione chiede di garantire ai migranti che attualmente si trovano nei campi al confine con la Croazia, nella regione di Una Sana e con particolare riferimento al campo di Lipa, adeguati servizi di accoglienza e di protezione dell’infanzia, accesso alle cure mediche, al supporto psico-sociale. Si chiede inoltre di attivare una collaborazione a livello europeo e internazionale affinché venga garantito che tutte le persone che desiderano chiedere protezione internazionale abbiano la possibilità di farlo e vengano garantite procedure di asilo eque ed efficienti, che tengano conto delle circostanze individuali e di informazioni aggiornate sui Paesi d’origine.
Nei mesi scorsi la città di Montegrotto Terme e l’associazione Auser hanno promosso una donazione portando aiuto al campo profughi di Doboj in Bosnia: vestiario, scarpe, 400 kg di pasta, prodotti per l’igiene personale, giocattoli, pannolini e mascherine anti-Covid. La delegazione era composta dal consigliere con delega alla Solidarietà Silvio Nardo, dall’amministratrice dell’Auser di Montegrotto Terme Marina Munerol e da alcuni membri del comitato direttivo, che, constatata la drammaticità della situazione, si sono impegnati a promuovere nel prossimo futuro altre donazioni.
La mozione verrà discussa con la testimonianza del fotogiornalista Francesco Malavolta, autore di reportage nelle principali rotte dei migranti verso l’Europa, di recente reduce da un viaggio reportage nei campi profughi della Bosnia, che ha varie volte collaborato con l’amministrazione sampietrina per progetti legati all’accoglienza dei titolari di protezione internazionale a Casa Santa Chiara.