Il bilancio di Riccardo Mortandello del triennio di Montegrotto Terme come Comune capofila
A conclusione del triennio del comune di Montegrotto Terme come capofila, questo il bilancio del sindaco Riccardo Mortandello condiviso con gli altri sindaci nell’ultima riunione in cui il testimone è passato al comune di Torreglia.
A conclusione di questo triennio, 2016/2019 che ha visto la Città di Montegrotto Terme come comune capofila della destinazione turistica OGD Terme e Colli Euganei, vorrei dare un mio contributo al dibattito e alle osservazioni che sicuramente emergeranno nell’ambito del tavolo di confronto della destinazione.
Il mio vuole essere un intervento che ripercorrerà in maniera sintetica le tappe che ognuno di noi ha vissuto con l’OGD e vuole lanciare anche qualche spunto politico.
GLI INIZI
La creazione e il riconoscimento della nostra OGD da parte della Regione del Veneto è avvenuta dopo pochissimi mesi dal nostro insediamento, come amministrazione comunale, nel 2016.
La grande corsa e questo primo importante risultato sono stati possibili innanzitutto grazie alla disponibilità del commissario prefettizio del comune di Abano Terme che ha, con coraggio e lungimiranza, abrogato una delibera del comune di Abano Terme di fine maggio 2016 che aveva, in maniera unilaterale e totalmente improvvisata, definito una OGD ristretta ai soli comuni termali e ad alcune associazioni di categoria il cui nome veniva perfino riportato in maniera errata nella delibera annullata.
Va sicuramente ringraziato l’ufficio turismo di Montegrotto Terme unitamente con la dottoressa Federica Trevisanello di Abano che, nella prima fase, su preciso e chiaro input politico, si sono buttati a capofitto nella nuova visione e definizione di una OGD che non guardasse solo alle terme ma si rivolgesse anche allo spazio vitale delle terme, ossia i Colli Euganei.
IL RUOLO FONDAMENTALE DEI COMUNI COLLINARI E DEI PRIVATI
Proprio ai Comuni dei Colli che voglio esprimere un ringraziamento poiché nella prima fase sono stati esemplari nel superare quell’atavica diffidenza che faceva veder loro i comuni termali come realtà distanti e poco armoniche con quelle euganee, forse a causa di nostri peccati di arroganza del passato. Anche le associazioni di categoria e l’imprenditoria sono state determinanti per questa nuova “larga” visione e definizione anche perché, se non riconosciuti come OGD, si correva il concreto rischio di perdere una sessione legata alla partecipazione dei bandi POR/FESR programmata nel settembre sempre del 2016 che poi, anche con successo, ha visto la partecipazione di molte aziende, soprattutto alberghi, che hanno anche avuto accesso a contributi per ridefinire alcuni spazi come hall e zone SPA.
IL RICONOSCIMENTO DELLA REGIONE DEL VENETO
L’OGD TERME E COLLI EUGANEI, una volta ottenuto il riconoscimento regionale, non si è limitata a vivacchiare ma ha fatto propri i principi contenuti nella legge regionale e, grazie anche al contributo regionale, si è dotata di uno staff tecnico che in due anni, attraverso un percorso partecipativo serio, con contenuti profondi e personale professionale, ha creato quell’amalgama che possiamo denominare “comunità per la governance turistica” composta da 16 amministrazioni, le associazioni di categoria e gli stakeholder del territorio, un requisito fondamentale perché una destinazione faccia turismo in maniera seria e strutturata.
Ringrazio tutto lo staff di ETIFOR per gli oltre 60 incontri e momenti di lavoro, Robert Seppi, Manfred Canins, Stefano Ravelli che ci hanno fatto aprire gli occhi facendoci capire come funzionano esempi virtuosi di sistemi turistici esistenti poco distanti da noi e di fatto togliendoci da un dannoso isolamento che sicuramente negli ultimi vent’anni è stato poco edificante.
LA NASCITA DEL BRACCIO OPERATIVO DELLA DESTINAZIONE
Il loro preziosissimo contributo ha permesso poi di raggiungere un altro risultato che possiamo definire storico: la creazione del consorzio Terme e Colli Marketing. Un consorzio che vuole e deve essere il braccio operativo della nostra destinazione turistica e che ha finalmente soppiantato il dannoso binomio della storica presenza di ben due consorzi di promozione turistica troppo spesso contrapposti tra loro.
Ma soprattutto per aver capito che la promozione turistica non può e non deve più essere appannaggio solo degli imprenditori alberghieri ma deve avere la forza e il coraggio di aprirsi ad un intero territorio composto da una miriade di forze che possono rappresentare un valore aggiunto per la creazione anche di nuovi prodotti turistici utili a generare nuova ricchezza.
Non esiste destinazione senza prodotto turistico e il ventaglio che la nostra destinazione offre può essere variegato: dalle terme alla cultura, dallo sport alla salute, dall’enogastronomia all’archeologia e chi più ne ha più ne metta.
In questo, il mio ringraziamento vuole andare sicuramente a Umberto Carraro e Giovanni Gottardo che hanno saputo dare vita e gestire assieme a tanti altri colleghi questo nuovo consorzio che rappresenta un’unità necessaria e agognata per tutto il nostro territorio.
PARTECIPAZIONE PER PARLARE LO STESSO LINGUAGGIO TURISTICO
Le varie metodologie partecipative hanno permesso di rafforzare la rete di relazioni tra gli operatori del territorio, acquisire un linguaggio comune, condividere una visione di sviluppo della destinazione e definire progetti fruibili e concreti.
Considerare la partecipazione come un processo, significa focalizzarsi non solo sui risultati che può produrre, ma anche sugli elementi fondamentali per attivarla e sulle dinamiche che questa può determinare, con un’attenzione particolare verso gli attori coinvolti.
Tutto questo, a qualcuno può sembrare poca cosa ma è l’elemento basilare per partire ed essere veramente “destinazione”, come abbiamo avuto modo di vedere con la creazione del nostro logo di destinazione che invito tutti ad usare in maniera frequente e come previsto dal disciplinare. Un logo che ci permette di essere un tutt’uno da un punto di vista turistico.
UNA GESTIONE DELLE DINAMICHE TURISTICHE PROFESSIONALE E SERIA
Dati alla mano e senza girarci tanto intorno, il turismo rappresenta la prima industria del nostro territorio. Così come i sistemi industriali si dotano di metodi di gestione imprenditoriale, la stessa interpretazione va data anche al turismo, senza dimenticare un elemento essenziale: ossia che il turismo è anche un fattore fortemente umano che necessita come l’ossigeno di una intera comunità orientata al turismo in ogni suo ambito. Dagli uffici comunali, all’atteggiamento nei negozi, dal benzinaio al ristoratore e così via.
Le tre milioni e mezzo di presenze sono la conferma che le dinamiche legate al turismo non possono vivere di improvvisazione ma devono avere un approccio tecnico/turistico. Come destinazione abbiamo anche noi il nostro manager di destinazione, Stefano Ravelli, che può aiutarci in armonia col Consorzio Terme e Colli Marketing a investire al meglio le risorse che si possono mettere a disposizione.
Proprio sul tema delle risorse vanno fatte serie valutazioni: una destinazione senza risorse per la promozione, creazione di prodotto e commercializzazione è una destinazione che non esiste. Zero virgola quattro centesimi per abitante sono una cifra che può coprire investimenti legati a progetti medio/piccoli.
LE PROSPETTIVE FUTURE TRA PUBBLICO E PRIVATO
Ed è qui che parte il mio invito per tutti i comuni che non l’hanno ancora prevista di introdurre l’imposta di soggiorno, unico mezzo, da un punto vista di risorsa pubblica, che può permettere investimenti sul turismo. Oggi solo Galzignano, Montegrotto ed Abano possono contare su questa preziosa risorsa.
Ovviamente non basta solo applicarla, l’imposta di soggiorno va poi gestita calandola su desiderata che devono sì tener conto di una volontà politica ma che devono basarsi su un approccio professionale al turismo derivante dall’azione del manager di destinazione e del Consorzio Terme e Colli Marketing per evitare di investire risorse in ambiti dove non ci siano concrete possibilità di ritorno dell’investimento con ricadute positive sul territorio.
Ovviamente, le associazioni di categoria e gli ambiti privati devono anche loro fare attivamente la loro parte mettendo a disposizione risorse che non è detto che si debbano sempre esprimere in denaro ma che possono espletarsi in strutture, know how e competenze professionali.
Nella definizione dei piani strategici, oggi annuali – ma il mio augurio è che presto diventino triennali se non quinquennali – va quindi favorito un costante dialogo tra privati e amministrazioni comunali.
IL TURISMO NON E’ SCONTRO: LA POLITICA E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA CERCHINO DI CAPIRLO
Per quanto riguarda le amministrazioni, sarebbe importante che il dialogo non portasse, come purtroppo è successo alcune volte in questi tre anni, a momenti di “scontro politico” su social e quotidiani. Il turismo non è scontro. Non ho mai pubblicamente risposto a informazioni false e tendenziose spiattellate sui quotidiani da chi non ha cuore gli interessi della destinazione ma solo i propri tornaconti politici.
Se esistono litigiosità sul territorio il primo ad accorgersene è il turista che si crea opinioni negative. Servono serietà e serenità nell’affrontare le questioni quotidiane legate al turismo che portino ad assumere, nei momenti di confronto e scontro, degli atteggiamenti più seri e costruttivi.
Se esistono litigiosità sul territorio il primo ad accorgersene è il turista che si crea opinioni negative. Servono serietà e serenità nell’affrontare le questioni quotidiane legate al turismo che portino ad assumere, nei momenti di confronto e scontro, degli atteggiamenti più seri e costruttivi.
Sono numerosissimi gli ambiti dove a tavolino ci si deve confrontare per una seria programmazione anche degli eventi della destinazione per valorizzare e coordinare ciò che già esiste evitando doppioni o spese inutili e identificando degli eventi di destinazione che coinvolgano tutti.
LA LEGGE REGIONALE E UN REGOLAMENTO CHE TENGA CONTO DELLE NUOVE ESIGENZE
Per concludere, c’è una tematica che come OGD va affrontata molto presto: il nostro regolamento.
Il regolamento esistente, se ben si adattava alla fase iniziale oggi deve essere ritoccato anche alla luce dell’esperienza acquisita da tutti in questi tre anni.
Anche legge regionale sicuramente dovrebbe essere rivista in alcuni punti per rendere più agevole l’operatività delle OGD. A mio avviso, sono numerosi gli input che potremmo dare all’assessore regionale al turismo Federico Caner che nei nostri confronti ha sempre testimoniato stima per il lavoro che abbiamo svolto. A questo proposito vorrei anche esprimere il mio ringraziamento anche per la “vicinanza” amministrativa della struttura regionale.
Anche legge regionale sicuramente dovrebbe essere rivista in alcuni punti per rendere più agevole l’operatività delle OGD. A mio avviso, sono numerosi gli input che potremmo dare all’assessore regionale al turismo Federico Caner che nei nostri confronti ha sempre testimoniato stima per il lavoro che abbiamo svolto. A questo proposito vorrei anche esprimere il mio ringraziamento anche per la “vicinanza” amministrativa della struttura regionale.
Montegrotto Terme termina i tre anni di comune capofila cedendo il passo ad un comune rappresentativo dell’area dei Colli, che è stato definito nel comune di Torreglia, restando a completa disposizione per ogni collaborazione si politica che amministrativa.
UN’ESPERIENZA MAGNIFICA
L’esperienza di questi tre anni è stata magnifica. Oltre ad aver conosciuto e collaborato con tantissimi bravi amministratori, rappresentati di categorie economiche, esperti di turismo ha permesso a tutti noi di lavorare in maniera trasversale alle logiche politiche per il bene del nostro territorio. Un territorio, il nostro, che può e deve, in una logica di vera e propria “lobby territoriale”, farsi sentire nei tavoli decisori regionali, nazionali ed europei. Solo uniti potremmo competere a livello globale, solo uniti possiamo garantire lo sviluppo del turismo e le giuste ricadute in termini di ricchezza sulle nostre comunità.
Concludo ringraziando veramente tutti, con una particolare menzione a chi è stato di vero supporto in questi tre anni, a chi ha capito la grande ambizione e potenzialità di una destinazione unica e vasta: siamo un territorio magnifico che non ha nulla da invidiare a nessuno. Montegrotto Terme c’è e ci sarà!
Buon lavoro a tutti
Riccardo Mortandello
Sindaco della Città di Montegrotto Terme