Un momento di condivisione pubblica in piazza Roma, giovedì 25 novembre alle 18, per ricordare le 12 vittime di femminicidio nel Veneto nel 2021.
È l’iniziativa del Comune di Montegrotto Terme per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, per la prima volta coordinata a livello provinciale con la Rete delle Pari Opportunità – 12 realtà sparse nel territorio padovano tra assessorati e consulte per le Pari Opportunità – che hanno tutte aderito alla campagna «Posto occupato».
«Tutti gli uomini che parteciperanno all’iniziativa di piazza Roma – spiega la presidente e uscente della Consulta Pari Opportunità di Montegrotto, Sandra Pinato – riceveranno una Gerbera, fiore dai molteplici significati a seconda del colore, che a loro volta dovranno donare a una donna»
La campagna «Posto occupato» ha il senso di ricordare a tutti che prima che un assassino decidesse di porre fine alla vita di quelle donne, ciascuna occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società.
«Nel nostro Comune – afferma la vicesindaca Elisabetta Roetta – per le 12 donne che sono state uccise nella nostra regione negli ultimi 12 mesi, Aicha, per Dorjana, per Chiara e Alessandra, e per tutte le altre, occuperemo un posto nella nostra panchina rossa. È un gesto simbolico importante per ricordare le donne che avrebbero partecipato a un concerto, a una manifestazione, alla visione di un film al cinema, a un pranzo in compagnia, tra amici, e amiche, liberamente». I dati a disposizione dicono che dal 2010 ad oggi c’è stato un evidente calo degli omicidi volontari totali, ma non di quelli delle donne: se nel 2010 costituivano il 29% del totale, nel 2020 la percentuale sale al 41%. Il 2021, purtroppo, segue il trend degli anni precedenti con il 42% di omicidi di donne sul totale degli omicidi, 85% dei quali commessi in ambito familiare/affettivo. Solamente a partire da gennaio, i casi di femminicidio in ambito familiare e affettivo in Italia sono stati 86. Sebbene il numero sia fermo al 31 ottobre 2021, i dati del Viminale registrano già un aumento rispetto al 2020, che nello stesso periodo riportava 82 femminicidi. Una donna ogni 3 giorni. Come ogni anno. I femminicidi non sono un’emergenza temporanea, e non lo sono mai stati: fanno parte di un angolo buio e oscuro nostra cultura patriarcale e sessista, che diffonde la sua ombra su tutte e tutti noi.