Domenica 21 ottobre, ore 16, Villa Draghi
Conferenza
“1919 – 1921 San Pietro Montagnon – Montegrotto si separa da Battaglia Terme. Perché?”
Mentre infuriava la Grande Guerra, tra il 1914 e il 1919 a Battaglia Terme era in corso una grande baruffa due frazioni: il paese di Battaglia e la frazione di San Pietro Montagnon che contava più abitanti di Battaglia.
In vista del centenario della separazione tra i due Comuni avvenuta nel 1921, lo storico Pietro Bonaldi ha condotto una ricerca dettagliata sulla cronaca e sugli avvenimenti, dal punto di vista politico e sociale, di quegli anni. La prima parte di questo lavoro originale, quella riguardante gli anni tra il 1914 e il 1919, verrà presentata domenica 21 ottobre alle 16 a Villa Draghi a Montegrotto Terme, con gli interventi dei sindaci di Battaglia Terme Massimo Momolo e di Montegrotto Terme Riccardo Mortandello. Introdurrà e coordinerà i lavori Elvio Cognolato dell’associazione Villa Draghi.
Paolo Bonaldi: “I documenti esaminati “parlano” di una lotta politica intensa, iniziata anche prima del 1914, per la separazione della frazione dal Capoluogo, evento che si concretizzò al termine della prima guerra mondiale quando con una legge del Regno nel 1919, la frazione divenne comune autonomo. Oltre alla documentazione reperita prenderemo in esame il comportamento degli attori in campo: la popolazione, gli operai, i contadini, la nuova borghesia industriale, il clero e soprattutto chi stava alla guida delle istituzioni locali.
Temi centrali saranno le contrapposizioni ed i conflitti sorti tra le comunità. Nel suo insieme il comune di Battaglia contava più di 5000 abitanti in un territorio molto vasto e differenziato. Luogo ricco di potenzialità e di vivacità, il canale con le numerose vie d’acqua fino a Venezia portava molto commercio, c’erano mulini e botteghe artigiane, poi le nuove industrie meccaniche ed elettriche. Dal 1905 la SADE era presente in questo territorio in forte sviluppo ed aveva bisogno di una stabile guida amministrativa.
In quel periodo cresceva la nuova classe operaia con le organizzazioni sindacali già attive anche nelle numerose vertenze delle cave. Il termalismo, presenza millenaria, forte di una caratterizzazione sanitaria oltre che turistica era in fase di crescita. Nel borgo vi erano e vi sono ancora presenze storico-architettoniche dense di storia, il Cattaio, villa Selvatico, villa Draghi, resti della antica civiltà romanica. Importanti erano la ferrovia costruita nel 1866 ed il porto fluviale. Nella frazione prevalente era l’attività agricola.
Queste specificità economico-produttive si riflettevano anche nella composizione sociale e politica. Nel Centro il governo era in mano alla borghesia produttiva vicina al partito liberale ed ai conservatori. Presente anche il PSI in rapida crescita. Nella frazione emergeva un forte movimento clericale-moderato.
I leader“separatisti” sostenevano che la divisione avrebbe portato benessere e sviluppo per San Pietro. Fin dall’inizio i promotori seguirono un doppio binario, da una parte la via istituzionale con Ordini del Giorno, diversi ricorsi fino al Consiglio di Stato ed il coinvolgimento del Deputato locale, dall’altra la mobilitazione popolare con proteste sempre più accese anche con accuse personali.
Tutti i maggiori giornali dell’epoca diedero molto risalto a quanto stava accadendo, schierandosi politicamente a seconda dell’orientamento politico-ideologico della testata.
I primi passi significativi per la separazione partirono nel 1911 con la proposta di eleggere i consiglieri non più metà per frazione, ma in proporzione agli elettori, privilegiando quindi San Pietro Montagnon.
Le diverse riunioni del Consiglio Comunale tra il 1914 ed il 1915 rappresentarono il luogo dove concentrare la “sfida”. Tutto questo percorso viene riassunto con una riflessione tratta dal “Il Veneto” pochi giorni prima delle radiose giornate di maggio del ‘15: “Le riunioni del Consiglio Comunale di Battaglia sembravano atti di una commedia i cui protagonisti sarebbero degni di uno speciale studio psicologico!”
Dopo l’inizio della Guerra seguirono mesi in cui il Consiglio non venne convocato. A gennaio del 1916 iniziò lo scontro anche all’interno dei “frazionisti” di San Pietro Montagnon.
Il paese per anni rimase privo di governo proprio nel momento in cui la situazione era molto delicata. La lunga querelle scavò un solco profondo tra le due comunità. Le accuse reciproche al riguardo di ogni argomento amministrativo portarono alla totale incomprensione. Tutto questo avvenne mentre infuriava la più tremenda delle guerre fino ad allora conosciute, la Grande Guerra in corso rimaneva un evento tristemente assente in tutte le discussioni consiliari.