Per stimolare la differenziata, arriva il bidone con il microchip per la “tariffa puntuale”
Rivoluzione nel servizio di raccolta rifiuti nel comune di Montegrotto Terme: con l’obiettivo di ridurre la quantità di rifiuto secco non riciclabile e incrementare il recupero dei materiali riciclabili, verranno introdotti nuovi contenitori per la raccolta dotati di microchip che assocerà ogni contenitore a una specifica utenza e che consentirà di contare il numero delle volte in cui gli operatori svuoteranno quel contenitore. In questo modo ogni utente pagherà una tariffa legata a quanto effettivamente conferito. La distribuzione dei nuovi contenitori avverrà a partire da ottobre.
“Tutti i Comuni che hanno adottato questo modello – spiega il Consigliere delegato Omar Turlon – hanno ottenuto un significativo aumento della percentuale di differenziazione dei rifiuti. La raccolta differenziata a Montegrotto Terme è purtroppo piuttosto bassa, ferma da 10 anni al 67% a fronte del 71% in ambito Etra, con l’obiettivo regionale al 76% entro il 2020. A pesare è soprattutto il secco, dove molti gettano di tutto: dovrebbe essere il 10-15% della produzione totale invece a Montegrotto costituisce oltre il 30%.”
Il secco che non è riciclabile viene smaltito negli inceneritori, un processo che, al netto delle importanti considerazioni ambientali, è anche costoso.
“Una volta attivato il nuovo servizio – spiega Pier Luigi Sponton, assessore ai Tributi di Montegrotto Terme – la parte variabile della tariffa potrà essere calcolata non solo in base al numero dei componenti del nucleo familiare, ma anche in base al numero dei conferimenti registrati. Nel calcolo sarà comunque compreso un numero di conferimenti annui per i quali non è previsto alcun addebito”.
Nella riorganizzazione ogni famiglia o esercizio potrà ritirare: un nuovo contenitore carrellato da 120 litri con microchip per il rifiuto secco residuo, un adesivo per il rifiuto carta e cartone da apporre a quello attualmente in uso per il secco, che cambierà destinazione (o un nuovo contenitore carrellato da 120 litri se l’utenza ne è sprovvista), un nuovo contenitore da 120 litri per il rifiuto vetro e un contenitore dell’umido da 25 litri per le utenze che ne sono già provviste o che godono della riduzione per il compostaggio domestico. I rifiuti in plastica e metallo andranno conferiti non in contenitori ma in sacchi trasparenti o semitrasparenti.
“Con la riduzione del servizio porta a porta – aggiunge il consigliere Turlon – potremo ricavare le risorse per sostituire le maggiori isole ecologiche condominiali, dove oggi spesso si accumulano rifiuti e si verificano sversamenti, con dei ‘press container’, contenitori a gancio in grado di raccogliere e compattare i rifiuti comprimendoli accessibili con la tessera elettronica già in possesso degli utenti”.