Buon primo maggio a tutti. Che la festa del lavoro sia momento di riflessione per rivendicare un lavoro per chi non c’è l’ha, per rivendicare salari da paese evoluto e non da paese sottosviluppato, per rivendicare la sicurezza sul lavoro ed evitare le troppe morti che ancora accadono, per rivendicare giustizia per gli sfruttati, per rivendicare dignità vera per tutti i lavoratori, dai dipendenti, agli autonomi, alle partite Iva, agli imprenditori, senza creare scontri sociali ma operando perché al centro di ogni azione ci sia “la persona” e non la sterilità di logiche liberiste che annientano un vero sviluppo umano, sociale ed economico, creando una forbice sociale tremenda, foriera di ingiustizia e disuguaglianza sociale, che creerà sempre più poveri e concentrerà la ricchezza nelle mani di pochissimi.
Riccardo Mortandello
«Io credo nel popolo italiano. È un popolo generoso, laborioso, non chiede che lavoro, una casa e di poter curare la salute dei suoi cari. Non «chiede quindi il paradiso in terra. Chiede quello che dovrebbe avere ogni popolo». (Sandro Pertini)