Mortandello sul sottopasso di viale Stazione: “Roncolato fa confusione, opera a norma e nell’interesse dei cittadini”
Nessuna irregolarità nel sottopasso di viale Stazione che collega in sicurezza per pedoni e ciclisti la frazione di Mezzavia con il centro di Montegrotto Terme, un’opera attesa da tempo dopo gli incidenti anche mortali che si sono susseguiti negli anni.
Il sindaco di Montegrotto Terme Riccardo Mortandello interviene per rassicurare i cittadini sul fatto che le osservazioni contenute nell’esposto presentato dal coordinatore locale di Fratelli d’Italia contiene valutazioni fantasiose che nascono da una non accurata conoscenza delle normative vigenti. “Capisco l’attacco politico di chi non sa come contestare un’amministrazione che ha realizzato un’opera attesa da anni, ma vorrei rassicurare i cittadini sul fatto che l’opera è a norma e che il transito quotidiano di ciclisti e pedoni ci dimostra che è molto apprezzata. Stiamo ora studiando anche una pista ciclabile in viale delle Terme, in attesa della sistemazione definitiva del boulevard per rendere il nostro Comune sempre più a misura di cittadino”.
Dal punto di vista tecnico la contestazione che il sottopasso con la pista ciclabile rialzata rispetto alla sede stradale sarebbe difficilmente raggiungibile in caso incidente viene respinta al mittente perché il sottopasso è corto e entrambe le parti sono facilmente raggiungibili in caso di emergenza attraverso gli altri due sottopassi a breve distanza.
“Per quanto riguarda la contestazione sulla larghezza della corsia che secondo Roncolato non dovrebbe essere inferiore a 3,5 metri – afferma il vicesindaco Luca Fanton – la normativa in realtà prevede deroghe per adattare lo spazio alle necessità dei ciclisti e dei pedoni, cosa di cui ci si è avvalsi per la progettazione di questo nuovo sottopasso tenendo presente le diverse problematiche e le geometrie possibili rispetto all’effettivo stato dei luoghi”.
“In questo comune- afferma Fanton – Fratelli d’Italia si preoccupa di più della vernice delle automobili ipoteticamente messa a rischio da un sottopasso stretto, piuttosto che della sicurezza dei pedoni e dei ciclisti. Mi chiedo se non sarebbe il caso di valutare con maggiore lungimiranza le priorità”.